Napoli risplende ben oltre i confini d’Italia e dovrà difendersi dagli attacchi che arrivano soprattutto dalla Premier. Lo scudetto anticipato ha messo in moto il mercato e dal ds Cristiano Giuntoli, a Luciano Spalletti, alle stelle di Osimhen, Kvara e Kim apparse nel cielo azzurro del Napoli come un razzo a fontana, è un fitto intessere programmi futuri.
Intanto si attende il faccia a faccia ufficiale del presidente De Laurentiis con Cristiano Giuntoli che ha ancora un anno di contratto con il Napoli, poi, a stretto giro di posta ci sarà l’incontro con Luciano Spalletti, piccato dall’annuncio del presidente che ipotizzava (come da contratto) la continuazione della grande avventura.

Napoli tra ds e Premier: spunta Accardi
L’assalto alle stelle arriva in particolare dalla Premier ma la situazione più delicata, o meglio più rischiosa riguarda Kim Min-Jae la cui clausola di 60 milioni sarebbe già stata opzionata dal Manchester United che intende anticipare il Chelsea. Con quattro partite ancora da giocare il Napoli, unica squadra a non lottare più per un obiettivo, potrebbe godere del clima di entusiasmo che avvolge gli azzurri e tuttavia deve saper sfruttare questo vantaggio temporale per trovare i pezzi giusti di un puzzle che potrebbe salutare alcuni pezzi preziosi.
L’accordo sul prossimo ds sembra cosa fatta, almeno nelle intenzioni e Pietro Accardi ds dell’Empoli, a Radio Kiss Kiss ha dichiarato: “Essere accostati al Napoli che ha vinto il campionato è un onore, ma ad oggi penso esclusivamente all’Empoli”. Venti giorni ancora e a Napoli arriverebbe un dirigente con idee ed energie nuove che avrebbe accanto Maurizio Micheli, il capo dell’area scouting, nel passato corteggiato anche dal Milan e che individuò Zambo Anguissa in un momento in cui il Napoli non fece praticamente mercato.

Napoli, il futuro di Spalletti
Per Luciano Spalletti, il discorso potrebbe essere diverso perché con lui in panchina si potrebbe continuare la trama di un romanzo molto interessante; con un tecnico nuovo, il tempo del rodaggio sarebbe un prezzo da pagare, tuttavia è da sgombrare l’idea di aprire un ciclo vincente come ha spiegato Aurelio De Laurentiis: “Credo che il ciclo vincente si sia aperto tempo fa; poi irregolarità costanti ci hanno penalizzato. Ma qualche volta siamo arrivati secondi e saremmo dovuti arrivare primi. Io mi sento di averne vinti altri di scudetti, soprattutto di aver vinto quello dell’onestà”.
Parole giustificate – oggi più che mai – dalla Giustizia Sportiva che in un dossier sul “caso Juventus” raccoglie fatti e prove sintetizzati in un concetto chiaro che non ammette repliche: “Fatti rilevanti, condotta voluta e reiterata”.