Il Napoli stende l’Eintracht Francoforte e mette le mani anche sulla Champions con Luciano Spalletti che invita però alla calma. C’è da giocare la partita di ritorno e se non c’è la calma necessaria, la presunzione potrebbe creare l’occasione, l’episodio che muta gli eventi. Intanto un Real Madrid o un Bayern Monaco tra tutte le corazzate della Champions, avranno da studiare questa squadra che ormai non rappresenta più una sorpresa e impone il suo gioco e il suo ritmo in un crescendo rossiniano. Il primo quarto d’ora dell’ottavo di finale di Champions League tra l’Eintracht e il Napoli è stato vinto ai punti dai tedeschi che come arieti hanno tentato di indirizzare la gara sulla fisicità nel tentativo di arrivare al vantaggio per poi gestirlo.
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Eintracht-Napoli, dal rigore sbagliato al gol del vantaggio: azione capolavoro conclusa da Osimhen
Pia illusione: la linea di difesa del Napoli ha invece tenuto benissimo in attesa che il centrocampo prendesse le giuste misure e al 19′ il primo squillo azzurro di Kvaratskhelia è zittito da un grande intervento di Trapp. Al 34′ l’episodio che avrebbe dovuto rappresentare la svolta: gran tiro di Lozano che sbatte sul palo e rimbalza a favore di Osimhen che si fionda ma viene atterrato da Buta. Dias fischia il rigore ma Kvara se lo fa parare. Ma il Napoli stellare, autorevole, europeo si carica ancor più e dopo cinque minuti confeziona un capolavoro per Champions: Lobotka serve Lozano che corre sulla sua fascia mentre Osimhen segue centralmente per il possibile cross che arriva e trasforma nel vantaggio. Due minuti dopo, azione in fotocopia, compreso il gol, annullato per offside.

Eintracht-Napoli, secondo tempo: raddoppio e gestione
Non cambia fisionomia la partita nel secondo tempo, dove diventa sempre più evidente la superiorità del Napoli che evidenzia i limiti dell’Eintracht che si affida ad un “catenaccio” di antichissima natura italica in mancanza di una tattica convincente. Dopo l’espulsione al 58′ di Kolo Muani per un fallaccio su Anguissa, la squadra tedesca perde ogni riferimento ed ogni tentativo di incursione resta gesto sterile e isolato. Al 65′ poi il secondo gol è altro capolavoro a marchio Champions per veri intenditori con Kvara che entra in area, intuisce la presenza di Di Lorenzo e lo serve di tacco: il capitano azzurro risponde con un tiro che a filo di palo s’infila a due centimetri dalla mano di Trapp. Il punteggio resterà fissato sul 2-0 per gli azzurri ma almeno altri due gol avrebbero dato il giusto risalto alla vittoria.