Oggi, domenica 21 maggio, si è consumata l’ennesima tragedia legata al mondo del pallone: sono morte 12 persone nel piccolo Stato dell’America Centrale, El Salvador, nel tentativo di entrare allo stadio per assistere alla sfida del campionato di calcio tra Alianza e FAS. Le immagini riprese da cellulari e telecamere sono impressionanti: una massa informe di persone che si accalca spingendo verso i cancelli di entrata dello stadio e, oltre alle vittime, ci sono centinaia di feriti, alcuni dei quali in condizioni critiche, come riferito da un portavoce della Polizia locale.
Il match tra le due compagini, Alianza e FAS, è stato quindi sospeso, mentre i servizi di emergenza evacuavano i tifosi nel tentativo di non peggiorare una situazione già molto critica. L’impianto sportivo, denominato Cuscatlan, ha una capacità di 35mila persone e si trova nella sud-ovest della città. Il centinaio di persone in condizioni più gravi sono state portate negli ospedali nazionali e nell’Istituto di Sicurezza Sociale salvadoregno, alcune con segni di asfissia e diversi tipi di traumi.
El Salvador, le parole del presidente Bukele: “I colpevoli verranno puniti”
Quanto all’origine dell’incidente, secondo la polizia, apparentemente uno dei cancelli è caduto e questo ha fatto sì che la gente si accalcasse. I giocatori delle squadre che si sarebbero affrontate nei quarti di finale del torneo di calcio locale, si sono uniti alle cure dei feriti all’interno dello stadio. Il presidente di El Salvador Nayib Bukele ha dichiarato che è in corso un’indagine per determinare i responsabili. “Il PNC, la Polizia Civile Nazionale, e la Procura della Repubblica condurranno un’indagine approfondita sugli eventi dello stadio Cuscatlan”, ha scritto Bukele su Twitter.
“Tutti saranno indagati: squadre, dirigenti, stadio, biglietteria, campionato e Federazione“, ha aggiunto. Ha avvertito che “chiunque sia il colpevole, non resterà impunito“. Anche la federcalcio salvadoregna, Fesfut, ha dichiarato di voler aprire una seria indagine su quanto accaduto quest’oggi e che non dovrebbe accadere mai.
