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Contropiedeazzurro.com > Serie A > Elijf Elmas, il Diamante (non) Grezzo del Napoli: Spalletti si gode il suo Jolly
Serie A

Elijf Elmas, il Diamante (non) Grezzo del Napoli: Spalletti si gode il suo Jolly

Elijf Elmas, l'asso nella manica di Luciano Spalletti: la crescita del macedone sta nella consapevolezza di essere importante

Mario Di Domenico
Mario Di Domenico 3 settimane fa
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6 Minuti di Lettura
Eljif Elmas, Napoli
Eljif Elmas, Napoli
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Indice
Elmas, il diamante da sgrezzare: la gestione degli ex allenatori del NapoliElmas, con l’arrivo di Spalletti ecco la consapevolezza: il Jolly azzurro

La consapevolezza di aver trovato il ruolo perfetto per se stesso. Da sempre criticato perchè “fuori luogo”, il centrocampista macedone del Napoli, Elijf Elmas, ora si sta togliendo molti sassolini dalle scarpe grandi come gli scogli che molti calciatori azzurri vedono quando si affacciano dal balcone delle loro abitazioni. Elmas ora non è più casuale nella testa di Spalletti, che quando parla di lui, resta stregato dall’incredibile versatilità che può avere l’ex Fenerbahce, che forse solo lui ha veramente capito, e prima di tutti. Il macedone stregò, grazie al suo incredibile talento, il direttore sportivo del Napoli Cristiano Giuntoli, che lo prelevò dalla già citata squadra turca per una somma di denaro che si aggira intorno ai 16 milioni di euro. Prima di incontrarsi con il mister di Certaldo, Elmas con la maglia azzurra ha avuto altre gestioni, come quella di Carlo Ancelotti, attuale allenatore del Real Madrid, e Gennaro Gattuso, attuale mister invece del Valencia, sempre militante in LaLiga, il massimo campionato spagnolo di calcio.

Leggi anche: Napoli-Juventus, è festa grande al Teatro Diego Maradona: azzurri incontenibili

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Elmas, il diamante da sgrezzare: la gestione degli ex allenatori del Napoli

Il soprannome di Elmas, già dai tempi della SuperLig, è sempre stato “Il diamante grezzo”, visto il suo immenso talento all’epoca non ancora sbocciato, portandolo anche nel corso dei suoi primi anni a Napoli: arrivato con lo scetticismo del nome sconosciuto, alcuni supporter azzurri hanno decido di credere in lui vista la giovane età – classe 99′- che portava con se. Raggiunse i suoi nuovi compagni sotto la gestione di Ancelotti, come già detto, nella stessa sessione di mercato che portò al Napoli anche Giovanni Di Lorenzo, attuale capitano degli azzurri. Elmas, con Re Carlo in panchina, non ha mai giocato con grande continuità anche se, nei momenti in cui aveva lo spazio meritato, riusciva comunque a far emergere il grande talento che lo caratterizza, solo che nasce un problema: ma in che ruolo gioca? Domanda lecita visto che con l’ex Milan gioca da quarto di centrocampo, ogni tanto da mediano nei due centrali, avvolte anche da trequartista con addirittura Gattuso che lo sfrutta come ala sinistra o destra, a differenza del bisogno.

Elmas, Napoli
Elmas, Napoli

Cade subito all’occhio come la poca lucidità nel rispondere a tale domanda da parte degli ormai ex allenatori del Napoli di patron De Laurentiis, sia figlia della confusione che può accadere quando non si capisce al meglio il ruolo di Elmas, con lo scetticismo dei tifosi azzurri che intanto ha iniziato a crescere con la speranza di trovare una risposta a quel grande quesito. Per fortuna dei supporter partenopei e per Elmas stesso, a Napoli è arrivato Luciano Spalletti: certo, il rapporto tra i due non inizia al meglio con la prima stagione da allenatore degli azzurri del toscano, in cui il macedone sembra ancora quel giocatore fuori luogo che nessuno comprende. Passano i mesi e la stagione scorre, fino a che non inizia quella successiva, attualmente in corso, in cui ci sarà la svolta nella filosofia di pensiero di Elmas.

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Elmas, con l’arrivo di Spalletti ecco la consapevolezza: il Jolly azzurro

Elmas Elijf
Elmas Elijf

Ebbene si, perchè nel corso di questa stagione, ancora non iniziata al meglio con addirittura una storia Instagram polemica in cui Elmas definisce la panchina come “il suo amore”, innervosendo il tifo napoletano, Spalletti inizia un percorso di crescita insieme a lui. In realtà la parola giusta da usare per quello che è stato ed attualmente è ancora il percorso del macedone, è “Consapevolezza”. Spalletti, infatti, inizia ad usare sempre di più le qualità di Elmas, e nei ruoli in cui già è stato sfruttato, ma male: prima il problema era che il talento del numero sette pensava di diventare protagonista leggendo sempre il suo nome negli undici titolari del mister. Certo un giocatore aspira a quello ed Elmas sfrutta i suoi momenti dal primo minuto: in campionato il macedone è partito solo quattro volte da titolare, segnando gli stessi gol in altrettante partite. Una media pazzesca che lo rende il Jolly azzurro del Grande Napoli. Ora il macedone segna, dribbla, contiene, difende e corre sia nel ruolo da mezz’ala sinistra che in quello di ala d’attacco nella stessa fascia, con alcune volte, poche, in cui gioca esclusivamente da ala destra, anche se potrebbe semplicemente anche fare la mezz’ala. Quello che è il centrocampista più completo del roster di Spalletti ha avuto la consapevolezza di essere l’asso nella manica di tutta la squadra, “il tappabuchi”, come lo definisce l’ex mister di Roma e Inter, il giocatore preferito di tutti gli allenatori per la sua incredibile duttilità, diventando finalmente quel Diamante atteso da tutti.

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