È tutto pronto per il capitolo finale della Coppa Italia 2022-2023 che vedrà scendere in campo Fiorentina e Inter sul terreno di gioco dello Stadio Olimpico. Due ex in particolare, Toldo e Frey hanno voluto esprimere un’opinione riguardo la partita. L’estremo difensore francese ha infatti dichiarato a Tuttosport: “L’Inter è il mio grande amore che rimarrà sempre nel mio cuore, ma la Fiorentina è la mia vera moglie. La ragione mi dice che vinceranno i nerazzurri, il cuore mi fa tifare i viola, anche se il mio amore per i milanesi è gigantesco”

Frey ha poi aggiunto: “Vorrei che sia Fiorentina che Inter vincessero un trofeo, se fossi sicuro della vittoria in Champions League dei nerazzurri tiferei i viola stasera. Stimo tantissimo Handanovic, meriterebbe di vincere questo trofeo per quello che ha fatto. Stimo moltissimo anche Onana che rappresenta il prototipo del portiere moderno. Gli attacchi delle due squadre sono fortissimi, Gonzalez è impressionante, Cabral ha vissuto la stessa stagione di Lukaku, Lautaro è stato fondamentale sin dal suo primo giorno all’Inter”.
Fiorentina-Inter, parla l’ex Toldo: “Ho il cuore diviso in due”
Un altro ex, anche in questo caso un estremo difensore, intervistato da La Gazzetta dello Sport, ha dato il suo punto di vista riguardo la partita di stasera valida per la finale di Coppa Italia tra Fiorentina e Inter. Francesco Toldo, infatti, ha giocato per 8 anni con addosso la maglia viola e 9 con quella nerazzurra con la quale è arrivato alla conquista della Champions League nel 2010 sotto la guida tecnica di José Mourinho.

Queste le parole dell’ex portiere della nazionale: “Ho il cuore diviso in due, con la Fiorentina è iniziata la mia carriera, con l’Inter sono arrivato ai massimi livelli. Le due squadre sono in un grande momento di forma, i nerazzurri sono più forti, ma i viola in campionato li hanno sempre messi in difficoltà. Non le vedo sfavorite nemmeno nelle loro rispettive finale europee, devono dare tutto in campo e se gli avversari sono davvero più forti dovranno dimostrarlo. L’Inter è pazza, voglio che facciano quello che abbiamo fatto noi a Madrid”.
“La Coppa Italia spesso è un torneo sottovalutato, ma in realtà è una perfetta rampa di lancio per iniziare a costruire una mentalità vincente, è quello che successo nel 2010 con Mourinho e nel 2005 con Mancini, in entrambi casi la Coppa Italia ha simboleggiato l’inizio di un percorso vincente”