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E’ ufficiale: la Juventus è stata penalizzata di 15 punti. Non soltanto la stampa italiana, ma anche quella estera parla di terremoto, di uno tsunami nel mondo del calcio dopo la sentenza della Corte d’Appello della Figc che ha accolto l’istanza della Procura che ha inasprito le sanzioni richieste dal procuratore Chinè per la Juventus e 11 dei suoi ex dirigenti. Si riscrive la classifica in attesa di altri eventi perché i filoni su cui far chiarezza sono ancora tanti fino ad attendere, l’udienza preliminare, il 27 marzo per il procedimento sui bilanci del club bianconero. In tanti anni, fatti accertati o sussurrati sembrava finissero come polvere sotto il tappeto, ma stavolta si è capito che i fatti all’esame erano troppo evidenti.
La sentenza della Corte d’Appello appare come un punto esclamativo quasi a dimostrare che il calcio vuol ripartire da una base di chiarezza e trasparenza che per troppo tempo non ha avuto. Nelle stesse ore la Procura della Federcalcio ha deferito Alfredo Trentalange, ex presidente dell’Associazione nazionale degli arbitri (Aia) reo di non aver vigilato sui “reali requisiti professionali e di moralità del sig. Rosario D’Onofrio” ex capo della procura arbitrale arrestato per traffico internazionale di droga.
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Un terremoto quindi per credere nuovamente nel calcio, ovvero nell’industria dei sentimenti soffocata da dubbi, sospetti e veleni. Un terremoto che aspetta molte altre repliche che dovranno venire. Ed ora che si fa? Come si scenderà in campo? Come si guarderà la classifica? La Juventus si opporrà alla sentenza? E che cosa potrebbe accadere? I bianconeri fuori dall’Europa?
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Intanto la squadra dell’ex presidente Agnelli farà ricorso al Collegio di Garanzia del Coni, quello che diede ragione al Napoli due anni fa quando era stata penalizzata con il 3-0 a tavolino e un punto di penalizzazione per non essersi presentata a Torino a causa dell’ASL che aveva fermato la partenza degli azzurri. Il “signore delle regole” (Agnelli) era in campo per ribadire la serietà del suo club: oggi il Collegio di Garanzia dovrà esaminare la sentenza della Corte d’Appello per confermarla o annullarla. Non modificarla.
Intanto Massimiliano Allegri parlerà in conferenza stampa alle 12 per presentare la sfida con l’Atalanta e non solo: molte saranno le domande sul futuro della stagione con la certezza -oggi – di partire da 22 punti ma con la speranza della conferma dei 37 punti conquistati. Solo, nella fossa dei leoni, improvvisamente unico salvatore della patria, in uno spogliatoio definito da Sarri “inallenabile” gli verrà chiesto di salvare il salvabile, pur sapendo che il libro UEFA ancora non è stato aperto