- Continua a leggere sotto -
Il giornalista Antonio Corbo, editorialista per il quotidiano La Repubblica, intervistato da Radio Marte durante la trasmissione Forza Napoli Sempre, ha parlato della partita tra Napoli e Juventus prevista per venerdì 13 gennaio alle 20.45, big match tra gli azzurri capolisti e i bianconeri che, dopo otto vittorie consecutive, hanno scalato la classifica e si trovano al secondo posto insieme al Milan, a sette punti di distanza dai partenopei: “Credo che le attese siano alcuni dei momenti più suggestivi del calcio. Questo avvicinamento alla partita di venerdì è una sorta di viaggio. Questo è un Napoli in rimonta, ha cominciato male con l’Inter e poi ha dato segni di ripresa a Genova contro la Sampdoria. La Juventus si gioca tutto al termine di una cavalcata lunga, faticosa e sofferta. Credo che se il Napoli sarà quello che ricordiamo, e che sta tornando ad essere, la partita sarà segnata per la Juve“.
Leggi anche: Napoli, Marolda: “Osimhen si è preso la squadra, Raspadori e Simeone chiedono spazio”
- Continua a leggere sotto -
Napoli, Corbo: “Kvaratskhelia ancora appannato, spero riescano a capire cosa è successo”
Nel corso del suo intervento a Forza Napoli Sempre, trasmissione in onda su Radio Marte, Il giornalista Antonio Corbo ha parlato anche della condizione fisica e del momento di forma dell’attaccante del Napoli Khvicha Kvaratskhelia, che dopo l’infortunio che lo ha tenuto fuori per le ultime gare di campionato prima della sosta è sembrato ancora lontano dai suoi soliti standard: “Bisogna capire perché Kravatskhelia è ancora appannato. Secondo me il calciatore è rimasto scioccato per l’aggressione subita in casa e poi c’è stata questa lombosciatalgia che gli ha impedito di giocare le partite successive. Spero che i medici, i preparatori o qualche specialista importante riescano a capire cosa sia successo. Sono sorpreso dalla bravura, dalla grandezza di Kvara e credo sia destinato a diventare uno dei più grandi calciatori europei. Scontri sulla A1? Chiusure di stadi o di settori mi sembrano risposte assolutamente immotivate e assurde. Secondo me questa storia deve essere gestita dalla giustizia ordinaria con serietà, impegno e attenzione. Piuttosto che chiedere finanziamenti e agevolazioni il calcio deve chiedere al Governo protezione. Questa azienda importante, l’azienda calcio, deve essere protetta”.