Dopo l’inaspettata eliminazione dalla Coppa Italia, arrivata ai rigori dopo il 2-2 maturato ai tempi regolamentari e supplementari, il Napoli ritrova la Cremonese, nella gara valida per la ventiduesima giornata di Serie A. Proprio come accaduto nella partita di coppa, si tratta di un vero e proprio testa-coda: i partenopei sono infatti sempre più leader in classifica, con 56 punti e ben 13 lunghezze di vantaggio sul secondo posto, occupato dall’Inter, mentre i grigiorossi restano confinati in ultima posizione, con 8 punti frutto di altrettanti pareggi, e ancora alla ricerca della prima vittoria in campionato. Al contrario di quanto accaduto nell’ultimo incrocio, però, gli azzurri dovrebbero presentarsi con tutti i “titolarissimi” dal primo minuto, per evitare di prendere sottogamba un impegno importante e mantenere il vantaggio sulle inseguitrici, avvicinandosi sempre di più alla conquista dello Scudetto.

Napoli-Cremonese, arbitra Massimi: la sestina completa
Per arbitrare la partita tra Napoli e Cremonese, valida per la ventiduesima giornata del campionato di Serie A, è stato designato Luca Massimi, della sezione di Termoli. Nato nella città molisana nel 1988, inizia ad arbitrare a 19 anni, nel 2007, approdando in Serie D nel 2011. Dopo tre anni arriva il passaggio tra i professionisti, nell’allora Lega Pro. Dal 2020 è arbitro di Serie A e B, avendo diretto 23 partite nel massimo campionato italiano. Ad assisterlo nel ruolo di guardalinee saranno Alessio Berti e Matteo Bottegoni, con Matteo Marcenaro a svolgere il compito di quarto ufficiale. Al VAR ci sarà Luca Banti, con Daniele Doveri ad assisterlo.
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Napoli-Cremonese, i precedenti con Massimi: solo tre partite con il molisano
Luca Massimi è un arbitro relativamente giovane, che è da poco arrivato a dirigere partite ai massimi livelli. Non sorprende dunque che siano soltanto tre le partite del Napoli arbitrate dal fischietto termolese, delle quali due in Serie A e una in Coppa Italia, che è anche la prima gara degli azzurri diretta dall’arbitro molisano. Due sono anche le vittorie dei partenopei, contro Perugia in Coppa Italia e Torino in Serie A, a fronte di una sola sconfitta, contro lo Spezia.
14 gennaio 2020, Napoli-Perugia 2-0: Inizia il percorso che porterà alla sesta Coppa Italia
L’arrivo di Gennaro Gattuso sulla panchina del Napoli, dopo l’esonero di Carlo Ancelotti, sembra aver dato nuova linfa agli azzurri, che con il tecnico emiliano sembravano aver toccato il fondo. La risalita parte dalla Coppa Italia, competizione che garantirebbe ai partenopei la qualificazione in Europa League indipendentemente dal piazzamento in classifica. Il cammino nella coppa nazionale comincia con la partita contro il Perugia, per la quale l’allenatore calabrese schiera i suoi con un 4-3-3 che vede in porta David Ospina, con Elseid Hysaj a destra, Mário Rui a sinistra e la coppia centrale formata da Kōstas Manolas e Giovanni Di Lorenzo, dirottato in quella posizione a causa dell’infortunio di Kalidou Koulibaly. A centrocampo c’è Fabián Ruíz da regista, con Eljif Elmas e Piotr Zieliński ad agire da mezzali. In attacco c’è Fernando Llorente da centravanti, con Lorenzo Insigne a sinistra e Hirving Lozano a destra.
È proprio il messicano a conquistarsi il calcio di rigore che sblocca la gara, al 20′, cercando e trovando il contatto con Mardochée Nzita. Insigne trasforma, calciando alla propria sinistra e spiazzando Andrea Fulignati. Diciotto minuti dopo, altro penalty, stavolta concesso dopo un consulto al VAR per un fallo di mano di Pietro Iemmello sugli sviluppi di un calcio di punizione. Dagli undici metri il capitano del Napoli spiazza nuovamente il portiere avversario, scegliendo stavolta il lato opposto. In pieno recupero della prima frazione, il VAR concede un altro calcio di rigore, stavolta al Perugia, per un fallo di mano di Hysaj, ma Iemmello si fa ipnotizzare da Ospina, che respinge. Nel secondo tempo i partenopei gestiscono, accontentandosi del 2-0 che consente il passaggio del turno. Il cammino continuerà con la vittoria per 1-0 sulla Lazio nei quarti di finale, il passaggio delle semifinali dopo il doppio confronto con l’Inter (0-1 a San Siro e 1-1 in casa) e la vittoria ai rigori in finale contro la Juventus, che consegnerà agli azzurri la sesta Coppa Italia della loro storia.
22 dicembre 2021, Napoli-Spezia 0-1: la sfortuna condanna gli azzurri
È possibile perdere una partita anche se la squadra avversaria non effettua neanche un tiro in porta? È stato questo il caso del Napoli, nella partita al Diego Armando Maradona contro lo Spezia alla diciannovesima giornata della Serie A 2021-22. Luciano Spalletti schiera i suoi in un 4-2-3-1, con David Ospina in porta, protetto dalla linea composta da Giovanni Di Lorenzo, Amir Rrahmani, Juan Jesus e Mário Rui. A centrocampo, Stanislav Lobotka e André-Frank Zambo Anguissa compongono la diga, con Piotr Zieliński a fare la spola tra trequarti e mediana. In attacco, insieme al polacco, ci sono Matteo Politano e Hirving Lozano, con Dries Mertens da punta. Gli azzurri attaccano costantemente, ma senza trovare il colpo che scardini la difesa a protezione della porta di Ivan Provedel. Al 37′, sugli sviluppi di una punizione per i liguri, Ospina si fa trovare impreparato e troppo fuori dalla linea di porta, e una deviazione sfortunata di Juan Jesus buca il portiere colombiano. Nonostante i continui assalti dei partenopei, la gara finisce così, con la beffa definitiva per gli azzurri.
1° ottobre 2022, Napoli-Torino 3-1: Anguissa e Kvaratskhelia fanno volare i partenopei
L’ultimo incrocio tra il Napoli e l’arbitro Luca Massimi risale all’ottava giornata del campionato in corso, sempre al Diego Armando Maradona contro il Torino, in una gara che continua ulteriormente il grande percorso stagionale degli azzurri. Luciano Spalletti si affida per quanto possibile alla formazione-tipo, con la difesa a quattro composta da Giovanni Di Lorenzo, Amir Rrahmani, Kim Min-jae e Mário Rui, a protezione della porta di Alex Meret. Stanislav Lobotka detta i tempi a centrocampo, con Piotr Zieliński e André-Frank Zambo Anguissa da mezzali. Attacco con Matteo Politano a destra, Khvicha Kvaratskhelia a sinistra e Giacomo Raspadori da falso nueve, al posto dell’infortunato Victor Osimhen.
Dopo soli sei minuti, il Napoli va già in vantaggio: azione che si sviluppa sulla corsia di sinistra, con il cross di Mário Rui che trova al centro Anguissa, il cui colpo di testa manda il pallone a battere sul palo prima di insaccarsi alle spalle di un immobile Vanja Milinković-Savić. Secondo gol stagionale e secondo gol in assoluto con la maglia azzurra per il centrocampista, dopo quello segnato al Liverpool poco meno di un mese prima in Champions League. Passano solo altri sei minuti, e il camerunense trova anche la doppietta, con Politano lancia il numero 99 sulla destra. La corsa dell’ex Fulham è inarrestabile, i difensori non riescono a tenerlo e il tiro a fil di palo non dà scampo al portiere granata, lasciato completamente solo. I partenopei chiudono la pratica già al 37′, con la discesa sulla sinistra di Kvaratskhelia il quale, con un tocco morbido, manda la palla sul secondo palo per il 3-0. Il gol di Antonio Sanabria, a primo tempo quasi scaduto, non cambia la sostanza: la gara finisce 3-1, con gli uomini di Spalletti che confermano sempre di più il primato in classifica che, da allora, non hanno mai più lasciato.