Nel pomeriggio di oggi, 20 maggio, alle 15:00, Luciano Spalletti in conferenza stampa presenterà la gara contro l’Inter, valida per la 36ª giornata di campionato. Ancora sold out allo stadio Diego Armando Maradona dove in 50.000 vogliono continuare a festeggiare nella sbornia scudetto.
Eppure proprio Spalletti, protagonista della magica stagione azzurra, è ora l’artefice di una situazione che spacca la tifoseria in cerca di logiche da interpretare. Nessuno si aspetta alcun chiarimento da parte del tecnico di Certaldo, come anche il Presidente giovedì scorso durante la conferenza stampa di presentazione per il ritiro a Dimaro quando ha rifiutato di rispondere a qualunque domanda sul mercato.

Intanto se alcuni giornalisti sono convinti che alla fine scoppierà la pace com’è convinzione di Michele Plastino: “La mia idea è che Spalletti rimanga”, o di Enrico Varriale che in tweet scrive: “Ho elementi per ritenere del tutto aperta la possibilità che Spalletti resti sulla panchina del Napoli”, c’è invece la prima pagina del Corriere dello Sport che titola: “Napoli, Spalletti verso l’addio: ecco la lista dei sostituti”.
E dunque saranno settimane di attesa per capire se Luciano Spalletti deciderà di accettare un accordo con il Presidente De Laurentiis e onorare il contratto che lo lega sino al 2024 oppure restare fermo come fu dopo l’esperienza all’Inter prima di studiare il Napoli, innamorarsene e seguirlo con amore. Queste le uniche opzioni senza pensare ad uno strappo dolorosissimo per la tasca se decidesse di sedere su un’altra panchina pagando 8 milioni.

Che Spalletti si sia sentito offeso per la pec ricevuta; se non abbia gradito il sorriso del presidente che annunciava urbi et orbi di aver esercitato l’opzione di rinnovo; se non si sia sentito garantito per alcune partenze eccellenti; se non abbia gradito l’eventuale partenza di Cristiano Giuntoli che vuol salutare senza onorare il contratto; se si senta stressato dai due anni vissuti lontano dalla famiglia; se ritiene di non poter far meglio dell’anno che ancora non è terminato……e altre ipotesi che nessuno mai conoscerà: e allora si guardi avanti.

Non mancano i nomi di chi potrebbe sedere sulla panchina del Napoli senza dimenticare che nell’èra Maradona, Ottavio Bianchi nel 1989 chiese invano al presidente Ferlaino di rescindere il contratto restando fermo per un anno e cedere così la panchina ad Alberto Bigon che raccolse la preziosa eredità vincendo il secondo scudetto.