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Dopo la vittoria contro la Salernitana, che conferito alla squadra di mister Luciano Spalletti ulteriori 3 punti, il Napoli attende la risposta di Milan e Inter, con le due compagini milanesi che non hanno ancora disputato la diciannovesima gara di campionato, quella che ha concluso per i partenopei il girone d’andata. Con i rossoneri impegnati contro la Lazio, e l’Inter con l’Empoli, la squadra partenopea spera di allungare ancor di più le distanze.
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Ad analizzare il cammino del club campano, che dopo aver superato il girone di Champions League si avvicina agli ottavi di finale contro l’Eintracht Francoforte, è stato l’ex allenatore Luigi De Canio. Queste le sue parole ai microfoni di Radio Crc, dove ha posto sotto i riflettori l’immensa crescita di Alex Meret: “Quando era con me Meret era un terzo portiere che mostrava grandi potenzialità, oggi è un professionista affermato con le sue convinzioni. È un giocatore diverso con il suo percorso. Uno come lui non serve solo al Napoli di Spalletti, i giocatori bravi servono a tutti gli allenatori. Il ruolo del portiere è molto delicato. Dipende anche dal modo di essere delle persone perché c’è chi riesce a farsi scivolare le cose addosso più velocemente. Quando ci sono la qualità e lo spessore umano tutte le cose vengono fuori quindi bisogna saper aspettare. È inutile fare della scaramanzia sciocca, il Napoli sta dimostrando di essere più forte delle altre, non è stata bellissima in pochissime partite. Anche la vittoria con la Juventus non è bella perchè ha fatto cinque gol, ma perché è stata superiore. Quando c’è una condizione del genere con questa continuità e vista la classifica, se oggi il Napoli dovesse sbandare e addormentarsi probabilmente non lo perde nemmeno lo scudetto“.

Napoli, De Canio: “E’ stato fondamentale riconfermare Spalletti sulla panchina”
Dopo aver analizzato i risultati ottenuti dal tecnico toscano sotto l’ombra del Vesuvio, l’ex allenatore del Napoli, Luigi De Canio, ha posto sotto i riflettori la campagna acquisti messa in atto dalla squadra partenopea nella scorsa finestra di calciomercato. Queste le sue parole ai microfoni di Radio Crc: “Questa campagna acquisti dopo il periodo Benitez/Bigon è stata quella più indovinata dell’era De Laurentiis, anche se a mio avviso la scelta più indovinata è stata la conferma di Spalletti. La vera forza di questa squadra è principalmente nella capacità dell’allenatore di non essere dogmatico e di amare il bel calcio come dimostrato negli anni di carriera precedenti. Non si fossilizza su uno schema da portare avanti a tutti i costi, questo dimostra la capacità di sfruttare tutta la rosa facendo sentire tutti importanti. Magari in passato non tutti sono riusciti a dare al Napoli questa concretezza. Il Napoli è bello e pronto per tutte le squadre. Anguissa? Da quando fa la mezzala ha un rendimento ancora più elevato che lo consacra come uno dei migliori del continente. È un giocatore assolutamente completo”.