Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis è incontenibile e continua la sua personale festa scudetto. Il produttore cinematografico non è mai troppo riservato verso le telecamere e gli altri media. Ad Aurelio piace parlare. E adesso che è entrato nella storia vincendo il terzo scudetto del Napoli, chi lo ferma più? Non può mancare lo spettacolo in questo racconto ed ecco l’annuncio di un film, anzi di una serie.

Napoli, De Laurentiis lavora alla serie TV dello scudetto
Per De Laurentiis è importante mescolare cinema e sport: “I giovani calciatori del Napoli che hanno formato un gruppo vincente, senza stelle, sono una storia con una bella trama da raccontare. Stiamo realizzando una serie TV di 4 ore sulla cavalcata scudetto, le riprese sono iniziate il giugno scorso”, ha detto il presidente partenopeo al Financial Times.
Tutto lo cercano, tutti lo chiamano, tutti gli chiedono. Ci gode a parlare del suo Napoli e della sua visione spesso diversa da quella della maggioranza partenopea. Per esempio, dopo lo scorso calciomercato estivo pareva avesse smobilitato la squadra. La città non capiva.

Napoli, per De Laurentiis lo sport vince se è sostenibile
Già non era molto simpatico alla piazza, figuriamoci dopo aver dato l’addio in un sol colpo a Insigne, Mertens, Koulibaly, Ospina e Fabian Ruiz, “Avevo detto ad inizio anno che l’obiettivo era vincere lo scudetto, sebbene avessimo lasciato partire i giocatori più importanti e preso degli sconosciuti. Secondo molti bestemmiavo ed invece abbiamo vinto”, ha proseguito il presidente al quotidiano inglese. Nessuno ci avrebbe scommesso.
I tifosi lo contestavano, ma De Laurentiis è un imprenditore che vede dove altri non vedono. “Quelli che sono andati via avevano perso la voglia di vincere. Non credevo più in loro”. Ha avuto ragione e ha scelto un modello alternativo per il successo fatto di idee, competenza e coraggio, “Abbiamo vinto perché ho applicato allo sport quello che ho imparato nel cinema: vincere in modo sostenibile“.

Napoli, l’altro scudetto di De Laurentiis
E poi il pugno duro di De Laurentiis contro i violenti allo stadio. Ora la delinquenza al San Paolo conta meno di qualche tempo fa, “Quando Aurelio manda qualcuno a fare in culo, si realizza”, spiegò una volta suo figlio Luigi ad un regista, riporta il giornalista Aldo Cazzullo. C’è voluto coraggio, determinazione e scelte impopolari. Anche questo è vincere uno scudetto.