Quasi un giochino stucchevole e vincente quello di accusare il Presidente De Laurentiis quale unico colpevole della rinuncia di Luciano Spalletti a proseguire l’avventura sulla panchina azzurra, come fu colpevole per la rinuncia (mai proferita) di Maurizio Sarri, il flop con Carlo Ancelotti e l’addio con Rafa Benitez.

Il temperamento di De Laurentiis che talvolta sfiora l’arroganza è per tanti osservatori e per tanti tifosi, la spiegazione più semplice per chi vuol argomentare senza approfondire, dando per scontato chi sia la vittima e chi sia il carnefice, eppure già dallo scorso anno il presidente pensando al futuro disse: ”Poi quando e se vorrà andare via ci daremo la mano e non succederà nulla”.

Napoli, le ultime dichiarazioni degli allenatori
Intanto molti soloni arringano solo ipotizzando le colpe presidenziali del “padrone delle ferriere” scrivendo – come si legge su Il Fatto Quotidiano: ”Può darsi che il presidente Aurelio De Laurentiis e l’allenatore attendano la fine del campionato per non rovinare la festa dello scudetto, prima di ufficializzare le ragioni che mandano in frantumi il formidabile giocattolo chiamato Napoli Calcio”.

Che il Napoli possa andare in frantumi sol perché sulla panchina potrà accomodarsi un altro tecnico è un’opinione che stride con l’oggettività auspicabile in una disamina. Da 13 anni la squadra azzurra veleggia nelle zone alte e altissime della classifica, pavoneggiandosi in Europa dove staziona, come nessun’altra squadra. Eppure classifiche simili anno dopo anno, veleni arbitrali garantiti anno dopo anno, in un’ampia vetrina di tecnici che hanno poi proseguito non senza problemi anche ambientali.

Rafa Benitez, grande estimatore di Napoli e del Napoli al punto che è presente nel casting di De Laurentiis, nel 2017 in un’intervista a la Repubblica dichiarò: “Due anni e mezzo fa andai via dicendo che il calcio italiano è pessimo. Fu uno sfogo di pancia, legato a un singolo episodio di campo, a Parma. I nostri avversari facevano ostruzionismo e l’arbitro era rimasto a guardare, senza tutelare il mio Napoli. Tutto qui: non si trattò di un giudizio in generale sul vostro football, di cui ho invece un grande rispetto“.

Maurizio Sarri riferisce in un’intervista a Il Mattino di aver appreso alla TV di non essere più il tecnico del Napoli, tacendo che sin dall’inverno De Laurentiis aspettava una risposta e tuttavia l’ultima affermazione dell’attuale allenatore della Lazio è stata: “Un giorno tornerò? Lo spero. Può essere l’obiettivo: concludere la carriera al Napoli“.

Un giorno si leggeranno anche le dichiarazioni di Luciano Spalletti che nel passato lasciò Roma tra mille e mille polemiche; e lasciò l’Inter tra veleni che si addolcirono nelle sue vigne in Toscana. Tra qualche giorno sarà ufficiale il divorzio tra due gentiluomini che si saranno affrontati, confrontati, lasciati. Con una stretta di mano.