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L’arbitro Claudio Gavillucci, intervistato da Radio CRC nel corso della trasmissione Si Gonfia la Rete, ha parlato del direttore di gara designato per Salernitana-Napoli, ovvero Daniele Chiffi, evidenziandone pregi e difetti, e dell’arbitraggio di Maria Sole Ferrieri Caputi nell’ottavo di finale contro la Cremonese, molto criticato per alcune scelte poco chiare: “Chiffi è il classico arbitro che quando la partita si mette bene fa un’ottima figura, a livello tecnico è abbastanza preciso ma pecca di personalità. Napoli-Cremonese sulla carta doveva essere una partita semplice, perché dopo la gara con la Juventus tutti pensavano (Rocchi compreso) che non ci fosse storia. Al di là che sia donna o uomo, Ferrieri Caputi è un arbitro inesperto perché ha solo una presenza in Serie A. L’arbitraggio è stato insufficiente. È normale che se non abbiamo pazienza, e in Italia nel calcio ce n’è poco, non arriveremo mai a certi livelli. Qui da noi il mestiere dell’arbitro è difficile, c’è bisogno che soprattutto i media salvaguardino la crescita del movimento femminile“.
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Napoli, Gavillucci: “Non credo mi reintegrerò nell’AIA, sto facendo un documentario dove parlerò della sua indipendenza”
Nel corso dell’intervista concessa a Si Gonfia la Rete, trasmissione in onda su Radio CRC, l’arbitro Claudio Gavillucci non ha parlato solo della designazione di Daniele Chiffi per la partita tra Salernitana e Napoli, ma anche della possibilità di introdurre il cosiddetto Challenge e dei suoi rapporti con l’AIA, in particolare dopo lo scandalo D’Onofrio: “Comunicazione arbitro-tifosi? Un pazzo di arbitro tre anni fa lo preannunciò. Era necessario rendere pubblico il colloquio nei momenti in cui era necessario. Questo sarà un esperimento che partirà da un punto per poi arrivare a un altro, ma è la strada giusta. Del Challenge se ne parlava da tempo, è stato provato e funziona. Prima di reintegrarmi nell’AIA bisogna vedere il nuovo presidente, ma non credo sia possibile perché ho preso altre strade e soprattutto alla luce delle ultime vicissitudini con D’Onofrio e Trentalange. Sto facendo un documentario con la Rai dove approfondirò il tema dell’indipendenza dell’AIA, che non è autonoma ma legata alla Federazione”.