- Continua a leggere sotto -
La diciottesima giornata di Serie A si avvicina, e il nuovo turno di campionato partirà subito con una delle sfide più attese. Venerdì 13 gennaio alle 20.45, infatti, il primo anticipo di giornata sarà anche la partita più importante, lo scontro al vertice tra Napoli e Juventus. Gli azzurri, dopo la vittoria in casa della Sampdoria, hanno confermato il primato in classifica e allungato ulteriormente sulla seconda posizione, ora distante sette punti e occupata proprio dai bianconeri, vittoriosi contro l’Udinese, che hanno gli stessi punti del Milan, fermato dalla Roma sul 2-2 a San Siro, ma con una differenza reti migliore. La partita quindi è fondamentale sia per una che per l’altra squadra, e non soltanto per la fortissima rivalità che le lega. In caso di vittoria, i partenopei potrebbero dare un forte segnale al campionato, spedendo una delle squadre attualmente più quotate come rivali a -10. La Vecchia Signora, invece, vincendo potrebbe riaprire un campionato che sembra attualmente dominato dagli avversari, portandosi a soli quattro punti di distanza.

Napoli-Juventus, arbitra Doveri: ecco la sestina completa
L’arbitro designato per la partita valida per la diciottesima giornata di Serie A tra Napoli e Juventus sarà Daniele Doveri, della sezione di Roma. Nato a Volterra nel 1977, ha esordito come arbitro nel 1996 e, dopo una lunga gavetta tra le serie minori arriva in Serie D nel 2002. Il passaggio tra i professionisti arriva quattro anni dopo, nel 2006, quando inizia ad arbitrare in Serie C. Nel 2009 la promozione in Serie B, e dopo sole due stagioni l’arrivo in Serie A, dove arbitra ormai dal 2011. Nel corso della sua lunga carriera nel massimo campionato italiano ha diretto ben 202 partite, diventando anche arbitro internazionale. Il fischietto romano sarà assistito da Alessandro Costanzo e Matteo Passeri come guardalinee, con Daniele Chiffi a ricoprire il ruolo di quarto uomo. Al VAR ci sarà Maurizio Mariani, con Marco Piccinini ad assisterlo.
- Continua a leggere sotto -
Leggi anche: Napoli, colloquio Spalletti-Kvaratskhelia: calo fisico normale, si cerca di recuperarlo mentalmente
Napoli, i precedenti con Doveri: bilancio favorevole agli azzurri
Sono ben 33 le partite del Napoli arbitrate da Daniele Doveri, della sezione di Roma. Il bilancio favorisce i partenopei, che con il fischietto romano hanno collezionato 19 vittorie, 9 pareggi e soltanto 5 sconfitte. La prima gara degli azzurri con questo direttore di gara risale agli ottavi di finale della Coppa Italia 2011-12, contro il Cesena, quando gli uomini allora allenati da Walter Mazzarri rimontarono l’iniziale vantaggio bianconero di Ștefan Popescu grazie ai gol di Edinson Cavani e Goran Pandev. Il Napoli vinse poi quell’edizione del trofeo battendo in finale proprio la Juventus. Il primo incrocio in campionato, invece, fu la trentaquattresima giornata dello stesso anno, quando gli azzurri si imposero per 2-0 sul Novara con i gol del Matador e di Paolo Cannavaro.
- Continua a leggere sotto -
Anche l’ultima gara dei partenopei diretta da Doveri si è conclusa con una vittoria: alla ventinovesima giornata della Serie A 2021-22, il Napoli ha espugnato lo stadio Marcantonio Bentegodi battendo per 1-2 l’Hellas Verona con la doppietta di Victor Osimhen che ha reso inutile il successivo gol di Davide Faraoni. L’ultimo pareggio è stato invece nell’incrocio precedente, alla venticinquesima giornata, quando al Diego Armando Maradona finì 1-1 tra gli azzurri e l’Inter: al gol su rigore nei minuti iniziali di Lorenzo Insigne rispose la rete di Edin Džeko a inizio ripresa. Il Napoli non perde una partita arbitrata dal fischietto di Roma dal 2 luglio 2020, ventinovesima giornata del campionato sospeso a causa del Covid: fu 2-0 al Gewiss Stadium contro l’Atalanta, con i gol di Mario Pašalić e Robin Gosens. Questo, oltretutto, sarà il terzo scontro con la Juventus arbitrato dal direttore di gara romano, e i due precedenti che analizzeremo di seguito sorridono entrambi ai partenopei.
17 giugno 2020, 4-2 d.c.r.: il Napoli batte la Juventus e conquista la Coppa Italia
La stagione 2019-2020, fermata a causa della pandemia da Covid-19, riprende facendo prima disputare le semifinali di ritorno e la finale della Coppa Italia, per poi far ripartire il campionato, il tutto a porte chiuse. Il Napoli supera l’Inter grazie allo 0-1 a San Siro all’andata e all’1-1 all’allora San Paolo al ritorno, mentre la Juventus, dopo un 1-1 fuori casa e uno 0-0 casalingo, elimina il Milan grazie alla regola dei gol in trasferta. Le due rivali si contendono quindi il trofeo in uno stadio Olimpico deserto, con una grafica, francamente rivedibile, che proietta la bandiera italiana sugli spalti e crea non poco fastidio ai telespettatori. Il tecnico partenopeo Gennaro Gattuso schiera un 4-3-3 con Alex Meret in porta, protetto dalla linea difensiva composta da Giovanni Di Lorenzo, Nikola Maksimović, Kalidou Koulibaly e Mário Rui. A centrocampo c’è Diego Demme in cabina di regia, con Fabián Ruíz e Piotr Zieliński come mezzali. José María Callejón e il capitano Lorenzo Insigne agiscono ai lati dell’unica punta Dries Mertens.
La gara inizia subito con un rischio per il Napoli, con Callejón che con uno sciagurato retropassaggio permette a Cristiano Ronaldo di andare al tiro che, fortunatamente, Meret para. Sarà una delle poche azioni veramente pericolose della partita, forse l’unica, insieme ad un inserimento di Demme che trova la parata di piede di Buffon, fino alla doppia occasione con Maksimović ed Elmas al 90′, per una partita decisamente sottotono anche a causa della condizione fisica precaria di entrambe le squadre. Conclusisi a reti bianche i tempi regolamentari, si passa direttamente ai calci di rigore, e lì è il portiere partenopeo a risultare decisivo, parando il primo rigore calciato da Paulo Dybala. Dopo il gol di Insigne, anche Danilo per la Juventus sbaglia, mandando la palla alta sopra la traversa. Politano segna, Bonucci dà speranza ai suoi, ma al terzo rigore per gli azzurri Maksimović insacca con un potente destro centrale. Anche Aaron Ramsey realizza il suo tiro dagli undici metri, quindi è tutto nei piedi di Arkadiusz Milik. L’attuale attaccante proprio della Juventus spiazza Buffon, realizzando il rigore che consegna al Napoli la vittoria e la sesta Coppa Italia della sua storia, la terza dell’era De Laurentiis.
13 febbraio 2021, 1-0: il rigore di Insigne è decisivo per la vittoria
A poco meno di un mese dall’ultimo scontro, che ha visto i bianconeri allenati da Andrea Pirlo portare a casa la Supercoppa Italiana, il Napoli ospita la Juventus allo stadio Diego Armando Maradona per la ventiduesima giornata di campionato. Il tecnico partenopeo Gennaro Gattuso schiera i suoi con il suo ormai fidato 4-2-3-1, con Alex Meret tra i pali, Giovanni Di Lorenzo, Nikola Maksimović, Amir Rrahmani e Mário Rui in difesa. A centrocampo c’è Tiemoué Bakayoko con Piotr Zieliński, mentre la linea di trequartisti alle spalle di Victor Osimhen vede Matteo Politano a destra, Hirving Lozano a sinistra e il capitano Lorenzo Insigne al centro. Ed è proprio il numero 24 a realizzare, al 31′, l’unica rete della partita. Sugli sviluppi di un calcio di punizione, Giorgio Chiellini colpisce con una manata al volto Rrahmani, che cade a terra tra le proteste dei compagni. Dopo un consulto al VAR, l’arbitro Daniele Doveri giudica volontario l’intervento scomposto, con braccio larghissimo, del difensore bianconero, concedendo il calcio di rigore che Insigne realizza spiazzando Szczęsny e mandando la palla nell’angolo alto alla propria sinistra. Nel secondo tempo c’è gloria anche per Meret, che prima blocca splendidamente una conclusione molto ravvicinata di Cristiano Ronaldo impedendo il tap in del portoghese e poi devia due velenosi tiri di Federico Chiesa prima e Álvaro Morata dopo.