- Continua a leggere sotto -
Dopo la sconfitta di Milano, il Napoli è tornato alla vittoria trionfando contro la Sampdoria nel match valido per la diciassettesima giornata della Serie A. Nella prossima sfida di campionato, gli azzurri dovranno affrontare, invece, la Juventus. Sul big match si è soffermato, nel corso del suo intervento a 1 Football Club (programma in onda su 1 Station Radio), l’ex tecnico dello Spezia e dell’Udinese Pasquale Marino: “I bianconeri stanno attraversando un periodo storico complicato, tuttavia, i numeri non mentono mai. Hanno raggiunto un equilibrio difensivo rilevante. Difatti, dal punto di vista di gioco lasciano pochissimo spazio ai rivali. In difesa sono straordinari, segnano poco ma allo stesso tempo difficilmente subiscono l’offensiva degli avversari. La partita contro il Napoli potrà essere paralizzata, ma gli azzurri hanno recuperato dopo la disfatta contro l’Inter. Sta tornando il team di prima, si perfezioneranno anche i singoli. Qualcuno magari ora è in ritardo di condizione ma man mano ritroverà la forma del periodo iniziale della stagione”.
Leggi anche: Napoli-Juventus, Pizzul: “I bianconeri adotteranno la solita tecnica”
- Continua a leggere sotto -
Napoli, Marino: “Kvaratskhelia è rilevante anche se non al massimo della condizione”

L’ex allenatore dell’Udinese ha poi proseguito soffermandosi su Khivicha Kvaratskhelia: “Ha carattere, punta sempre l’uomo ed è sempre presente in area, anche in questo periodo. Parte da una posizione esterna e poi si accentra, è rilevante anche se non è al massimo della sua condizione. Nelle ultime due partite gli è mancata forse la lucidità nell’ultima giocata, tuttavia, sono cose che può tranquillamente recuperare allenandosi. Il suo rendimento straordinario nella prima parte di stagione ha abituato i fan, che ora si attendono sempre la giocata stellare, ragion per cui una partita sottotono fa rumore. Non è questione di prevedibilità, altrimenti non ci sarebbero club con cicli vincenti di anni. Il georgiano ha tantissime giocate nel cassetto. Può creare problemi agli avversari in moltissimi modi, allunga e allarga il campo in base alla situazione. Non è vero che le squadre li conoscono”.