Ha ragione Spalletti nel diffidare di chi lo esalta complimentandosi. Tra i commenti nel dopo partita vinta dal Napoli a Francoforte, nessuno ha potuto esimersi dall’applauso corale per un quadro di Raffaello dipinto in un’armonia di luci e colori da 16 campioni che rischiano di rompere egemonie consolidate. Eppure c’è stato qualcuno più bravo di altri che è riuscito a trovare il granellino di polvere di un Napoli certamente stellare e dominatore della partita ma che non ha saputo sfruttare la superiorità numerica non riuscendo a finalizzare con un terzo o un quarto gol le tante azioni costruite.
Napoli, Capello: “Siamo in Champions e certi errori non puoi permetterteli”
Fabio Capello, il sergente di ferro, opinionista a Sky, in eterna frizione con l’allenatore del Napoli Luciano Spalletti, non ha mancato di sottolineare con la matita del maestrino il risultato della partita: “Siamo in Champions e certi errori non puoi permetterteli. Quindi bravissimi a tutti. Fossi in Spalletti negli spogliatoi andrei dal capitano Di Lorenzo a congratularmi ma poi aggiungerei che stasera la squadra ha concesso degli spazi che non deve mai lasciare”.

Ma Spalletti ha le spalle larghissime dovendo respingere ancora gli inciuci sulla gestione di Totti e Icardi che come un’ eco sono giunti alle sue orecchie, in tempo per dire “Ora a uno gli telefono per bene, glielo faccio vedere come li ho gestiti…”.
Inezie, pinzillacchere direbbe Totò, perché il lavoro di Spalletti è maturato nell’inverno quando, rinchiuso nella sua tenuta di Lucciano, studiava il Napoli di Gattuso ripercorrendo le tante esperienze vissute. Un anno di pieno rodaggio poi con una flessione sul finale di campionato, vissuta male dalla tifoseria invecchiata dalle delusioni. E oggi si riprende tutto con gli interessi riportando i tifosi allo stadio e restituendo un presidente ai tifosi.

Al termine della prima giornata di andata degli ottavi di Champions League, al momento soltanto due sono le stelle che brillano in Europa: quella di re Carlo che ha strapazzato Klopp e quella di Luciano Spalletti che ha messo ko Oliver Glasner. Le altre italiane felici d’aver vinto con uno scarto minimo, dovranno giocare in trasferta il ritorno; l’altra corazzata guidata da Guardiola nella gara tra Lipsia e Man City, dopo un dominio nel primo tempo ha lasciato spazio ai tedeschi per un pareggio che li ha resi paghi mentre il Manchester con un Haaland quasi assente, non ha affondato.
Spalletti – Ancelotti? No, kalma, non è il momento…..