- Continua a leggere sotto -
Cinquanta punti, una vittoria che mette le ali ad un Napoli da record che ha saputo tessere la tela per espugnare il muro erto dalla Salernitana. Senza frenesia, con una pazienza ed una lucidità da grande squadra, il Napoli ha lavorato ai fianchi l’avversario per 46 minuti, fin quando Anguissa crossa per il capitano che calcia con violenza e abbatte il muro dietro al quale i granata si erano rifugiati. Un tiro, un gol, una liberazione perché, sia pur con pazienza, il Napoli dovrà imparare a gestire il peso della capolista. Un ruolo sconosciuto anche per l’entità della distanza dalle inseguitrici che impone al Napoli di mettere le mani sullo scudetto. Nove o dodici punti rappresentano un vantaggio ‘confort’ che potrebbe diventare pericoloso se solo si accennasse ad un compiacimento nel gioco.
La partita vinta all’Arechi è stato un capolavoro di strategia che ha messo un punto fermo tra la squadra che fu di Sarri (la più vicina allo scudetto) e quella di Spalletti che fa del possesso palla un’arma per scardinare i bunker. Se il Napoli riuscirà a mantenere la compattezza e la sicurezza con cui avvolge l’avversario potrà volare verso quell’obiettivo accettando lungo il percorso anche un pareggio o una sconfitta senza drammi.
- Continua a leggere sotto -
Piuttosto, proprio nell’anno in cui il Napoli è la corazzata da battere, viene meno l’avversaria di sempre, quella d’eccellenza, quella storica, battuta appena in tempo dal Napoli con un sonoro 5-1 prima che la Corte d’Appello lasciasse partire il primo siluro. Anche la società è preparata ad altri scossoni e certamente tale incertezza condizionerà il cammino di tutte quelle squadre che mirano ad un obiettivo non conoscendo il futuro dei bianconeri. Il quarto posto in classifica è ormai un obiettivo economico che può salvare i bilanci di ogni club e con la Juve fuori gioco, almeno tre squadre tornano a lottare in modo diverso.
Leggi anche: Salernitana-Napoli, le pagelle: Spalletti non si ripete, Di Lorenzo trascina gli azzurri
- Continua a leggere sotto -
Napoli, il girone di ritorno e la Champions League: le prossime sfide degli azzurri
La Roma, prossima avversaria del Napoli domenica prossima, inizierà proprio dal Maradona la lotta spareggio con Lazio e Atalanta per l’agognato quarto posto: inizia il girone di ritorno e il Napoli è chiamato subito alla grande sfida per allungare o tenere a distanza le inseguitrici.
Un mese di settimana-tipo sfidando, dopo la Roma, lo Spezia, la Cremonese e il Sassuolo per arrivare a Francoforte il 21 febbraio, dove per gli ottavi Champions, incontrerà l’Eintracht che viaggia ad una media punti nettamente inferiore al Napoli avendo totalizzato 30 punti in 16 partite.
Cinquanta punti ed un brivido lungo la schiena di milioni di tifosi azzurri che vedono oggi realizzabile quell’impresa che nel 2018 fu legalmente scippata agli azzurri. Un nuovo corso?