Durante la trasmissione di Punto Nuovo Sport Show, in onda sulle frequenze di Radio Punto Nuovo, è intervenuto Maurizio Domizzi. L’ex difensore del Napoli ha parlato della vittoria degli azzurri contro la Sampdoria, ritenendola molto importante sotto l’aspetto emotivo, inoltre, ha espresso un suo parere in merito ai rigoristi del club campano: “Il Napoli sta andando benissimo, non ha senso fare discorsi negativi anche dopo Genova. Gli azzurri potevano chiuderla prima, ma contro la Sampdoria potevano anche sbagliare qualcosa in più. L’importante era riprendere la marcia e ha fatto ampiamente quello che si doveva fare. La questione rigorista? Fa un po’ specie che non calci i rigori uno come Osimhen, è il bomber di punta e quello più prolifico. Evidentemente o lui o chi nello staff avrà deciso in maniera diversa. Di solito il rigorista viene scelto dall’allenatore solo in parte, sono soprattutto i compagni a scegliere e a riconoscere il vero rigorista della squadra. E’ più una questione caratteriale e di personalità, non solo tecnica”.
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Napoli, Maurizio Domizzi: “La Juventus in caso di sconfitta potrebbe subire un calo mentale”
L’intervistato, ai microfoni di Radio Punto Nuovo, Maurizio Domizzi, si è soffermato sul big-match in programma, venerdì 13 gennaio, tra il Napoli di Luciano Spalletti e la Juventus di Massimiliano Allegri, inoltre, ha espresso un suo parere in merito ai difensori del club campano, ed ha ricordato la sua doppietta rifilata, appunto, ai bianconeri: “La Juventus viene da tante vittorie consecutive, incappando in una sconfitta potrebbe rallentare dal punto di vista mentale. Dovesse vincere anche col Napoli, però, si aprirebbero scenari diversi e preoccupanti. Sarà una gara decisiva più per il futuro dei bianconeri che per quello degli azzurri, questo è certo. Rui o Oliveira? Non saprei risponderti, ma fa sorridere che Mario Rui viene massacrato da tutti da anni, quando nel suo ruolo ce ne sono pochi più bravi di lui in giro per l’Europa. La difesa del Napoli? Ci sono quattro centrali di livello, ma Rrahmani e Kim sono i titolari. I miei due gol alla Juventus? Come spesso succede nello sport di alto livello, te ne accorgi dopo cosa significa. Ancora dopo 16 anni se ne parla e tutti lo ricordano”.