Il giornalista Sandro Sabatini, intervistato da Radio CRC nel corso della trasmissione Si Gonfia la Rete, ha parlato dei movimenti di calciomercato delle squadre di Serie A, elogiando in particolare il Napoli per il mercato svolto in estate, e dell’inchiesta sulle plusvalenze che ha portato alla penalizzazione di 15 punti per la Juventus, che tanto ha fatto discutere: “All’Inter è successo che, nonostante le offerte per Škriniar arrivate in estate, la società si sia piegata alla volontà dei tifosi. I dirigenti devono fare i dirigenti, i tifosi devono fare i tifosi. Se hai in mano il rinnovo del giocatore non lo cedi, altrimenti devi venderlo. Il segreto del Napoli è stato l’arrivo di Kvaratskhelia al posto di Insigne, quello di Kim che ha preso il posto di Koulibaly, un posto in più a centrocampo con la partenza di Fabián e alcune cose sono venute anche per caso come la conferma di Meret. Il sistema è un po’ lacunoso, ma se la Juventus ha fatto 15 plusvalenze e ha avuto 15 punti di penalizzazione, diamo un punto di penalizzazione anche a chi ha collaborato. La singola plusvalenza, anche fittizia, comporta una multa, non una squalifica. Il sistema invece è una cosa diversa. Resta il fatto però che un sistema non lo fai da solo, almeno un complice, un favoreggiatore c’è, per cui ci sono anche altri personaggi e, da super partes, dico che la sentenza ha necessità di motivazioni, se no risulta difficile da capire”.
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Napoli, Sabatini: “Quest’anno sarebbe lo Scudetto di tutti, la stabilità degli azzurri sarà un punto di forza”
Nel corso dell’intervista concessa a Radio CRC durante la trasmissione Si Gonfia la Rete, il giornalista Sandro Sabatini ha parlato anche della corsa allo Scudetto che, ad oggi, vede il Napoli favorito con un vantaggio di almeno nove punti su tutte le inseguitrici: “In 60 anni non ricordo un campionato che dopo il girone di andata fosse già deciso sia per lo Scudetto che per la retrocessione. È chiaro però che se già stasera la Lazio dovesse battere il Milan sarebbe davvero difficile per il Napoli perdere questo Scudetto. Gli azzurri stanno vincendo uno Scudetto di Napoli, del Napoli, dei tifosi, in onore di Maradona. Credo che sarebbe uno Scudetto molto più collettivo, con un abbraccio ampio. Non sarebbe lo Scudetto di un singolo giocatore, come quello del 1987. Lì tutti portarono in trionfo Maradona, adesso sarebbe diverso perché sarebbe lo Scudetto di tutti. Il Napoli di Maradona dava l’impressione di essere una fiammata, stavolta invece è stato un percorso tortuoso, difficile e problematico nelle cessioni che non si capivano, come quelle di Koulibaly e Insigne. Così come il Napoli ci ha messo del tempo a crescere, ce ne metterà altrettanto per decrescere, la sua stabilità sarà un punto di forza“.