La partita giocata e vinta la scorsa domenica sera contro la Cremonese, davanti ad uno Stadio Diego Armando Maradona stracolmo di tifosi del Napoli, rappresenta l’ennesima dimostrazione di un’annata sinora praticamente perfetta. All’apparenza un match assolutamente agevole, contro una squadra ampiamente ultima in classifica, ma che si è sempre mostrata scomoda, prima e dopo il subentro di Davide Ballardini, una formazione con un’identità ben definita capace di arrivare clamorosamente in semifinale di Cappa Italia, dopo aver eliminato proprio il club partenopeo e la Roma. In questa vittoria conquistata dal Napoli vi sono tutti gli ingredienti principali, che sinora hanno contraddistinto gli azzurri all’interno del campionato italiano e non solo, dal gol fenomenale di Kavaratskhelia, a quello di Osimhen, sempre più capo cannoniere della Serie A, a quello di Elmas, che dimostra ogni giorno di più di essere una pedina di lusso da poter sfruttare a partita in corso e che conferma l’estrema lunghezza e completezza della rosa allenata da Luciano Spalletti.
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Le parole di Bellucci
Ad esprimere il proprio parere sullo straordinario cammino degli azzurri e sullo spaventoso rendimento di alcune individualità, è stato Claudio Bellucci, ex attaccante del Napoli, intervenuto così ai microfoni di Radio Marte durante la trasmissione Radio Marte Sport Live: “La vittoria del Napoli sulla Cremonese è stata ovviamente meritata, ma è stata una partita diversa dalle altre, il 3-0 non rende la difficoltà effettiva della gara, con il Napoli che sa che quando non si può essere belli si deve essere pratici, cambiando modo di giocare. Questa rappresenta un’altra prova di estrema forza e continuità, che per ora ha reso gli avversari inermi. Non dimenticando la profondità della rosa e l’unione del gruppo, perché chi resta fuori ha grande qualità e quando entra rende al massimo. In questo momento il livello, con questa competitività in organico, aumenta da solo negli allenamenti durante la settimana”.

“Osimhen? Sta facendo gol in tutte le maniere, ma produce anche una mole di lavoro pazzesca, scattando e pressando sui portatori di palla come se dovesse segnare un gol decisivo. Gli attaccanti, nelle squadre di Spalletti, hanno sempre lavorato tanto per la squadra, ma allo stesso tempo hanno anche segnato tanto. Kvaratskhelia? È impressionante e anche in lui vedo dei meriti assoluti di Spalletti, che lo ha tenuto in campo anche i momenti di difficoltà. Il mister sa che quando il georgiano accende la luce abbaglia gli avversari, ha segnato un gol da calciatore navigato, fintando e andando a calciare in mezzo alle gambe dei difensori. Champions League? La squadra ha dimostrato estrema maturità, anche dal percorso in Champions League, che è stato clamoroso. Incontro una squadra che gioca bene, l’Eintracht Francoforte lavora molto bene con i giovani, ma è assolutamente alla portata. L’assicurazione del Napoli in questo momento è Spalletti, che dal mio punto di vista pensa di andare avanti anche in Champions, e visto il vantaggio acquisito in campionato è un pensiero giusto, con gli azzurri che potrebbero rappresentare la mina vagante del torneo”.
