L’allenatore dell’Empoli, Paolo Zanetti ha rilasciato una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport , parlando anche del Napoli di Luciano Spalletti e dei due suoi ragazzi finiti nella lista dei sogni partenopea: Guglielmo Vicario e Tommaso Baldanzi. Di seguito le dichiarazioni dell’allenatore ex Venezia: “Dico che solo il Napoli poteva e può perdere il titolo, perché al di là dei punti che ha accumulato ha dimostrato una continuità di gioco impressionante. Penso sia il loro anno e sarebbe strameritato. Quanto all’Inter, con noi non è stata la migliore Inter ma davanti ha trovato un Empoli importante e probabilmente non se l’aspettava. Siamo partiti subito forti, con intensità e anche qualità. Forse son rimasti un po’ sorpresi. Ma l’Inter è fortissima, la ho dimostrato in Supercoppa. Magari non è stata continua come il Napoli”. Poi le parole sul tecnico di Certaldo: “Per me Spalletti è un punto di riferimento assoluto. Per i miei gusti è sicuramente tra i primi due, con De Zerbi. Sta dimostrando appunto di meritare lo scudetto, non solo con la forza dei giocatori, ma delle sue idee di gioco. Un tecnico da studiare per noi giovani“.
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Napoli, Zanetti su Baldanzi e Vicario
Il giovane allenatore dell’Empoli ha poi detto la sua sui due obiettivi del Napoli: “Baldanzi è un baby speciale. L’ho visto subito dopo una settimana di allenamento che aveva qualcosa d’importante: un talento innato. Non è molto strutturato ma è molto rapido e ha un proprietà di palleggio, tecnica e visione di gioco di altissimo livello. Al primo anno di Serie A si sta imponendo in modo prepotente in un campionato difficile. I suoi gol ci hanno portato punti. Davanti a sé ha un futuro bellissimo“. Poi le parole sulla permanenza di Vicario: “Penso sia rimasto perché costa tanto. Quest’anno si è già ampiamente riconfermato. È uno dei migliori portieri italiani in assoluto e merita davvero di fare il salto in una grande squadra e conquistare definitivamente l’azzurro. Al di là delle sue capacità, glielo auguro di cuore perché è un ragazzo serio, umile e grande lavoratore”.