Rebus Spalletti ieri, 20 maggio, nella conferenza stampa di presentazione di Napoli-Inter quando il tecnico di Certaldo ha risposto a tutte le domande dei giornalisti presenti dribblando con la classe di Kvara, o parando alla Meret o fiondandosi come Osimhen. Un interessante sfoggio di eloquenza che si è tradotto in un rebus, tra quelli difficili proposti della Settimana Enigmistica, la cui risoluzione è da poter leggere soltanto nel prossimo numero.

Restano quindi solo indizi partendo da quel che Spalletti ha chiarito: “Senza fare giochini, vi do indicazioni per poter scrivere meno inesattezze, ma è tutto registrato: non c’è stata necessità di fare alcuna trattativa, io non ho rifiutato nessun aumento di stipendio, non ho da pagare nessuna clausola. Non è vero che ho ricevuto offerte per allenare altrove, è falso, non è vero che sono in attesa di altre squadre. Chi scrive questo scrive il falso o gli fa comodo averlo scritto, che brutto, ma è così”.

Smantellate quindi le ipotesi di chi pensava che Spalletti fosse corteggiato dal Psg o dal Liverpool o che avesse rifiutato un aumento di stipendio inadeguato, restano “gli stivali”. Alla domanda di un giornalista che chiedeva un commento alle parole di De Laurentiis che “non vuol tarpare le ali a nessuno. Lei si sente con le ali tarpate ma onorerà il contratto?” il tecnico del Napoli ha risposto: “Tarpare le ali non so cosa voglia dire, dovete chiederlo al presidente. Questa cosa non è inerente a ciò che ci siamo detti a cena. Per quello che riguarda ciò che devo fare io non sono necessarie le ali, ma un paio di stivali”. Da indossare nella tenuta vitivinicola in Toscana come dopo l’esonero dell’Inter per far posto ad Antonio Conte?

Francamente un ping pong che tutti si augurano non influisca sulla concentrazione della partita che il Napoli giocherà alle 18:00 in uno stadio ancora una volta tutto esaurito che avrebbe voluto continuare a festeggiare anche pensando ad una lunga passerella che congiungesse al prossimo campionato che inizierà il 20 agosto.
Gli indizi fanno pensare che le parti siano distanti anche se Spalletti ha ribadito: “Io ho definito tutto in quella cena di una settimana fa, ho chiarito tutto”. Ciò vorrebbe dire che la risoluzione del difficile rebus dovrà passare attraverso un incontro discreto, in una stanza discreta, in un luogo discreto in cerca di quel qualcosa che “garba” al toscano di Certaldo. In fondo, dopo vari dribbling e depistamenti, Spalletti ha concluso il suo intervento con: “Se decidessi di ripartire andrei a 1000 all’ora” .