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Nel corso delle ultime settimane, sotto gli occhi di tutti è finito il particolare gesto di Luciano Spalletti, che al termine della sfida vinta dal suo Napoli contro la Juventus per 5 a 1, ha letteralmente inseguito Massimiliano Allegri, allenatore dei bianconeri, per stringergli la mano, poi concessa dal mister livornese, anche se dopo una decina di metri e in maniera stizzita quasi nervosa. I due si erano già provocati diverse volte nel corso delle ultime rispettive conferenze stampa in cui Allegri ha considerato Spalletti, oltre il miglior allenatore italiano, come un buffo e che questo gli faceva ridere. Il ricambio ai complimenti da parte del tecnico di Certaldo non è sicuramente cambiato con questo gioco mentale che è andato avanti per circa due settimane prima della sfida del Maradona.
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Napoli, Spalletti fa chiarezza sul gesto della stretta di mano con Allegri
Grazie a dei messaggi telefonici scambiati su Whatsapp, l’allenatore del Napoli ha chiarito, comunque in maniera provocatoria, il gesto della stretta di mano avuto con Allegri. A riportare i messaggi, con il consenso dell’allenatore ovviamente, è stato il giornalista de La Gazzetta dello Sport, Sebastiano Vernazza: “Chi mi conosce bene sa che mi stava dando fastidio il fatto che potesse andarsene senza salutarmi. In quel momento non c’era lo stadio e non c’erano le telecamere con milioni di persone davanti alla tv, per me c’eravamo solo io e lui che dovevamo salutarci come ho sempre fatto, anche quando ho perso. Poi capisco che come io avessi questo nella testa, lui potesse avere altro. Ne è venuta fuori una scena particolare, che comunque quando c’è di mezzo un buffo ce la possiamo anche aspettare. Io non ho mai rotto le scatole a nessuno. Ho ricevuto tanti insulti, ma non ho mai rotto le scatole a nessuno”.