Gli aquilotti aspetteranno la prossima con l’Empoli per volare nella lotta salvezza come si augura Luciano Spalletti che dello Spezia è rimasto tifoso doc. Il Napoli inizia la gara e già dai primi minuti capisce che realmente si tratta di una trappola ben preparata dagli uomini di Gotti e che soltanto con pazienza si potrà sbloccare. Così il primo tempo scivola via con gli azzurri che riescono solo a sprazzi a rendersi pericolosi su un terreno pesante che rallenta la palla. Ma nel secondo tempo il braccio di Reca è la cambiale non pagata: Di Bello fischia il rigore e Kwara, freddissimo, non sbaglia .
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L’errore di Reca segna la svolta: il secondo tempo di Spezia-Napoli
Lo Spezia reagisce con rabbia disordinata ma l’equilibrio dimostrato nel primo tempo è solo un ricordo e il Napoli inizia la ‘sua’ partita in uno stadio dove i soliti incivili cori vengono coperti dai canti dei tifosi partenopei. Al 62° il fischio di Di Bello rende vano uno scatto di Osimhen che brucia Caldara tirando però la maglia, ma sei minuti dopo con un colpo di testa il nigeriano raddoppia chiudendo in pratica la partita. Ma il Napoli non si ferma e al 73° in contropiede lascia Kwara nella deserta prateria che a due metri dalla porta, lascia a Osimhen lo sfizio del tris.
Ai microfoni di Dazn Spalletti spiega le difficoltà incontrate dagli azzurri perché lo Spezia era ordinatissimo e ha tolto spazio nella profondità ma di fronte un Napoli paziente che ha evidenziato grande maturità. E a chi gli ha chiesto come si pone a questo punto anche verso la Champions, Spalletti ha risposto: “Nella vita ci sono momenti in cui o aspetti o giochi al raddoppio e noi non abbiamo dubbi”.
